GEOMETRIE DI STORIAGiorgio Di Gifico | THE RAVAGES OF TIMEAldo Zisa | QUI E ORA (Dormi e sogna)Alessandro Maio |
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IL MUGNAIOFrancesca Manfrè | IL MONDO VIENE IN SICILIAGaetano La Rosa | OGGETTI IN AZIONEGiusy Leone e Tamara Nicita |
Giorgio Di Gifico (1° premio)
Nato a Santos (Brasile) dove frequenta l’accademia di pittura infantile. Arriva in Italia stabilendosi in Lucania. Nel 1970 si trasferisce a Torino e prosegue gli studi frequentando il Liceo Artistico “Cottini”. Nel 1976 la sua primapubblicazione sul “Bolaffi Arte”. Nel 1978 termina il Liceo Artistico. Nel 1982 si laurea e prende l’abilitazione alla professione di architetto. Nel 1986 supera il concorso a cattedra statale nel ruolo di insegnante di Educazione Artistica. La sua pittura inizia per pennellate e colore ad una corrente artistica Neo-Espressionista. Dal 2000 passa ad una sorta di meditazione sulle tematiche proponendosi al pubblico più maturo, più impegnato socialmente, più intimo, che punta a cogliere nella materia tutte le possibilità espressive e le sue innumerevoli declinazioni artistiche, un mondo fatto di carte, giornali, cartoni che immortalano in un dato momento uno spaccato di vita.
Geometrie di storia
Acrilico, fusaggine, collage di carte su tavola
Nelle geometrie delle struttura, emergono luci ed ombre in un particolare taglio rospettico, creando moduli suggestivi che emanano ricordi del passato.
Gaetano La Rosa
Nasce a Patti nel 2007, dal 2011 si appassiona al disegno dei monumenti del mondo, prediligendo Torre Eiffell, Statua della Libertà e Big Ben. Oggi si diverte a realizzare i monumenti in 3D con la penna a filamenti di mais.
Il mondo viene in Sicilia
Tecnica tratto grafico e acquerello
Il disegno rappresenta la finestra della mulini lo presti che per anni ha visto passare tanti turisti provenienti da tutto il mondo. L'artista vuole rappresentare un ricordo ma anche un invito a venire a Milazzo. Un benvenuto al mondo che passa per la Sicilia e viene a Milazzo
Alessandro Maio
Inizia da Autodidatta man mano si perfeziona frequentando gli ateliér di amici maestri pittori. Ha esposto in diverse collettive a Taormina, Catania, Caltagirone, Spoleto, Genova, Roma, Palermo. A Giugno del 2014 ha partecipato alla Triennale di arti visive a Roma padiglione Nazionale Università La Sapienza a cura di Daniele Radini Tedeschi e inaugurata da Achille Bonito Oliva e nello stesso anno a “Porto franco 101 artisti sdoganati da Sgarbi” a cura di Vittorio Sgarbi, Villa Castelnuovo Palermo e a “Last paradise gran finale dell’esposizioni di arti visive a Roma - Chiostro del Bramante Sezione Dell’Estetica Paradisiaca a cura di Daniele Radini Tedeschi, inaugurata da Philippe Daverio. Di lui hanno scritto: Vittorio Sgarbi,Paolo Levi, Daniele Radini Tedeschi, Felicia Lo Cicero, Alessandro Celli.
Qui ed ora (dormi e sogna)
Acrilico e Olio su tela cm 100x80
La nostra parte immateriale è collegata ed è in sintonia con il "tutto", in un luogo dove non esiste né spazio né tempo. Da ragazzo passavo con mio padre davanti a questa grande struttura "i mulini Lo Presti" ero affascinato dalla sua maestosità ed imponenza e questo stimolava la mia fantasia che mi petmetteva di entrarvi dentro come in un sogno...nel dipinto ho voluto rappresentare il mio sogno di allora coerente con un eterno "qui e ora"
Francesca Manfrè (2° premio)
Studentessa del Liceo Artsitico R. Guttuso di Milazzo.
Il Mugnaio
Matita su cartoncino
Un anziano mugnaio versa pazientemente la farina in un sacco, il suo è un gesto antico, carico di passione per il suo mestiere e di attenzione quotidiana. Nella sua postura è sintetizzata la pazienza, la riconoscibilità del lavoro artigianale, la competenza delle fasi di lavorazione. L’idea è in bianco e nero per offrire sentimentalmente una raffigurazione che ci appare dal tempo andato.
L’immagine è evocativa del passato, ma al tempo stesso è un augurio per tornare al nostro presente e valorizzare il nostro futuro, auspicando l’opportunità di riaprire la struttura dei Molini Lo Presti proprio con la funzionalità per la quale era nata.
Aldo Zisa (3° premio)
Nato nell’arabo-barocca Scicli (RG) nel 1959, oggi vive ed opera a San Marco d’Alunzio (ME). Zisa è pittore autodidatta con vocazione al paesaggismo, predilige l’uso dello smalto su tela e la raffigurazione di angoli- scorci di centri storici urbani, dove l’elemento passato gioca preponderante. Il passato, icona di compositi elementi architettonici, diviene per Aldo Zisa luogo della ricerca dell’innovazione, medium per la trasfigurazione di datate immagini dal rigore compositivo nella viva e presente emozione dell’espressività materica. Ha al suo attivo numerose mostre collettive e personali, sue opere sono presenti in collezioni private ed enti pubblici. Aldo Zisa è consigliere artistico della “Gadam” galleria d’arte civica del Comune di San Marco d’Alunzio.
The ravages of the times
Smalto e acrilico su tela
The ravages of time, ovvero i segni del tempo. Come le rughe solcano il mio viso con il trascorrere del tempo, “le ingiurie del tempo” segnano nel più profondo molti beni architettonici. Cosa ne sarà di loro se non s’interviene nel recupero di un bene che segnato il tempo e la storia? A me non rimane altro che raccontare ciò a segnare il mio tempo.
Leone Giusy Leone e Tamara Nicita
Giusy Leone, classe 2000, residente a Torregrotta (ME) e Tamara Nicita, classe 1999 residente a Venetico (ME). Studentesse del Liceo artistico R. Guttuso di Milazzo.
Oggetti in azione
Matita su cartoncino
Attraverso i simboli grafici, quali note e strumenti musicali, pennelli, tavolozze che fuoriescono con energia verso l’alto da un sacco di farina, che rappresenta il passato, abbiamo pensato di idealizzare le possibili future attività che potrebbero essere svolte nella sede dei Molini Lo Presti. E’ un’immagine simbolica, concettuale, che suggerisce in modo dinamico le azioni che potrebbero essere attivate.
Il luogo potrebbe accogliere una sede polifunzionale per vari tipi di attività artistiche e sale dedicate a mostre d’arte, sale d’incisione di brani musicali x giovani musicisti, nonché una sala espositiva con fotografie d’epoca dei Molini, quale testimonianza del passato.